lunedì 15 luglio 2013

Fiordiconio Gold poche speranze per gli investitori

La conclusione delle indagini sulla Fiordiconio (ora gestita da un amministratore giudiziario) da parte del pubblico ministero Corrado Fasanelli della Procura di Roma è stata appena confermata. Il gip Barbara Callari si dovrà esprimere sulle richieste di rinvio a giudizio per abusivismo finanziario e truffa a carico dell'amministratore unico e proprietario al 70%, Maurizio Ciombolini, e del direttore commerciale, nonché socio di minoranza col 30%, Maria Rita Ballante. La prima udienza dovrebbe tenersi nel mese di settembre.

È stata avviata anche la rogatoria in Austria per verificare la sussistenza, presso la depositaria indicata nei contratti, dei depositi in oro e di altri preziosi. Dalla risposta dipendono le sorti dei rimborsi a favore dei clienti. Se, come è probabile, i depositi fossero di valore scarso o anche inesistenti la situazione non si metterebbe per niente bene per gli investitori. Un aspetto da valutare ai fini di possibili azioni di risarcimento è quello delle segnalazioni antiriciclaggio che gli istituti bancari di appoggio dei due imputati avrebbero dovuto effettuare, per via della movimentazione di somme di notevole entità, e che non sono state compiute.

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