È stata avviata anche la rogatoria in Austria per verificare la sussistenza, presso la depositaria indicata nei contratti, dei depositi in oro e di altri preziosi. Dalla risposta dipendono le sorti dei rimborsi a favore dei clienti. Se, come è probabile, i depositi fossero di valore scarso o anche inesistenti la situazione non si metterebbe per niente bene per gli investitori. Un aspetto da valutare ai fini di possibili azioni di risarcimento è quello delle segnalazioni antiriciclaggio che gli istituti bancari di appoggio dei due imputati avrebbero dovuto effettuare, per via della movimentazione di somme di notevole entità, e che non sono state compiute.
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