giovedì 25 luglio 2013

Investire nell’immobiliare–come e dove

Torna di moda il mattone come riporta un articolo di Milano Finanza. In controtendenza rispetto ai primi mesi dell'anno, quasi tutte le azioni di gruppi immobiliari hanno superato i rispettivi listini azionari generali. A sottolinearlo è un report di Ing Investment Management, che spiega come il merito vada al deciso intervento delle banche centrali a supporto dell'economia. Così, mentre prima gli investitori a caccia di performance puntavano su titoli di Stato e altri bond, ora a fronte di rendimenti sempre più bassi si sono spostati verso i titoli azionari più sicuri, a cominciare proprio da quelli del real estate.


Certo, in Europa i venti contrari dell'austerità e della conseguente debolezza economica sferzano il settore. Le quotazioni perciò restano basse, ma la situazione potrebbe lentamente migliorare, in scia al recupero del settore immobiliare nel resto del mondo, alle misure non convenzionali adottate dalla Bce e a un probabile allentamento delle politiche di austerity. Il Regno Unito sembra inoltre avere evitato un triple dip, ma il mattone locale è ancora a due velocità, con Londra che spicca rispetto al resto del mercato.

dove investire immobiliare

Nel frattempo, nel resto del mondo il real estate ha ripreso a tirare. A fine aprile i flussi di investimento verso i mercati immobiliari globali sono tornati in positivo per la prima volta da inizio 2012. Più di recente, sono tornati positivi anche gli investimenti verso i titoli immobiliari diversi da quelli americani ed europei, mentre sono neutrali quelli nell'immobiliare Usa, dove i dati sull'edilizia abitativa confermano il quadro favorevole, anche se per Ing il real estate americano è oggi il meno interessante tra i mercati principali. I prezzi sono infatti elevati ed è in arrivo nuova offerta. Bene anche il mattone cinese: ad aprile gli investimenti nel settore sono saliti del 23% e le vendite di immobili del 40%. Nel breve le prospettive restano favorevoli grazie alla crescita dei prezzi e alla disponibilità di finanziamenti per i costruttori.

Più ondivago il settore in Giappone, prima su del 20% e poi ripiegato. Ma a favorire le azioni del comparto è soprattutto l'evoluzione dei tassi. Il consolidamento dei dati economici globali ha portato a un calo dei rendimenti obbligazionari a lungo termine: da marzo a inizio maggio il tasso sui Treasury decennali Usa è sceso da più del 2% all'1,6%. Da qui la buona performance delle azioni immobiliari, asset class dove il livello di leverage è più elevato rispetto ai titoli azionari. Così l'esposizione degli investitori istituzionali verso il settore immobiliare a livello mondiale ha superato i livelli degli ultimi due anni, mentre resta sottopesata in termini di titoli europei, lasciando spazio a una prosecuzione del trend positivo.

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