lunedรฌ 15 luglio 2013

Obbligazioni IMI dollari australiani e rublo russo

Imi 6,40% 2018 in dollari australiani

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Negli ultimi giorni il dollaro australiano si รจ svalutato rispetto all’euro. Andando per ordine, da area 1,25 contro l’euro di inizio 2013, i correnti 1,414 valgono pertanto una svalutazione complessiva di circa il 13%. Sul dollaro australiano, ha influito in modo particolare l’accentuarsi delle vendite sulle materia prime, in primis la debacle dell’oro, di cui il Paese รจ un esportatore.
A pesare nell’ultimo mese c’รจ sicuramente l’accelerazione della FED circa i tempi di uscita dall’exit strategy. Il materializzarsi del progressivo ritiro degli stimoli monetari straordinari da parte della banca centrale statunitense ha infatti allontanato gli investitori dagli asset ad alto rendimento legati ai prezzi delle commodity. Inoltre la prospettiva di un progressivo azzeramento del sostegno monetario nel 2014 da parte della FED fa temere un rallentamento economico a livello globale.

A questo si aggiungono le difficoltร  della Cina con le previsioni di crescita per quest’anno che si sono progressivamente deteriorate negli ultimi mesi come testimoniato dall’indice PMI manifatturiero cinese che a giugno รจ sceso sui minimi degli ultimi 9 mesi. Una serie di fattori che contribuisce a dipingere un quadro non esaltante per l’economia australiana che giร  nel primo scorcio dell’anno aveva mostrato segnali di debolezza.

Consapevoli dei rischi connessi in caso di un prolungamento del trend di deprezzamento della divisa, รจ doveroso andare a valutare l’ultima obbligazione arrivata sull’EuroMOT. Si tratta di un bond a tasso fisso con scadenza 28 giugno 2018 che si contraddistingue per un fl usso cedolare annuale pari al 6,4% lordo in valuta. Viste tali caratteristiche, il bond si appresta ad essere un utile strumento per chi desideri cavalcare tale idea operativa in ottica di asset allocation tattica, al fi ne di cercare di battere il benchmark di mercato che su tale scadenza si attesta a circa il 3,5% di rendimento lordo annuo. In base ai correnti livelli di prezzo, ovvero 99,43 aud, escludendo la componente tasso di cambio, i rendimenti potenziali annui ammonterebbero ad oggi al 6,433% lordo.

Ovviamente va ricordato come il rendimento a scadenza sia direttamente connesso all’andamento del tasso di cambio Eur/Aud, dal momento che in caso di un deprezzamento del dollaro australiano, ovvero in caso di una salita del cambio, il rendimento subirร  un progressivo calo, cosรฌ come in caso di apprezzamento della divisa australiana, riscontrabile da un calo del cambio Eur/Aud, aumenterร  conseguentemente lo yield to maturity del bond in oggetto.

Bond IMI in rubli russi – 8,30% scadenza 2016

Sicuramente piรน interessante sotto il duplice aspetto dei rendimenti potenziali e della novitร , la proposta agganciata alla divisa russa. La Russia, guardando anche all’overperformance registrata sul comparto azionario, sembra oggi rivivere i fasti della Cina di oltre un biennio fa, e per questo si candida ad essere una tra le idee di investimento maggiormente attraenti all’interno del panorama degli emergenti. La recessione, anche in questo caso sul fronte delle commodity, unitamente al rallentamento quantitativo e alle politiche di svalutazione competitiva messe in campo dalle principali banche centrali mondiali, non ha risparmiato il Rublo, anch’esso in pesante svalutazione contro l’euro da inizio 2013 (-8% ).

Sebbene sia una misura puramente indicativa e non operativa, in tale ottica merita uno sguardo l’analisi del Big Mac Index, strumento “informale” in grado di misurare il potere di acquisto di una valuta e compararlo con quello di altre divise. Brevemente, ricordiamo come alla base vi รจ la cosiddetta teoria della paritร  dei poteri di acquisto basandosi sul famoso prodotto della multinazionale McDonald’s, ovvero un prodotto uguale in tutto il mondo e quindi utilizzato come criterio di paragone. Eventuali differenze di potere d’acquisto del Big Mac tra due valute intendono sottolineare sottovalutazioni o sopravvalutazioni di una moneta rispetto al Dollaro statunitense.

Seguendo tale criterio, รจ utile riscontrare come il Rublo russo presenti secondo tale approccio, una svalutazione di ben 44,4 punti percentuali rispetto alla divisa statunitense. Con l’Euro che di contro risulta sovra prezzato per circa l’11%. Analizzato tale quadro, scendiamo ora nel dettaglio del bond che a fronte delle medesime caratteristiche del precedente, presenta un facciale dell’8,30%. Considerati infine i 101,244 rub di quotazione, il rendimento teorico lordo annuo, ad esclusione della componente tasso di cambio, ovvero ipotizzando una sostanziale neutralitร  del tasso Eur/Rub, ammonta oggi al 7,812%.

Per entrambe doveroso ricordare ancora una volta come il rischio connesso a tale tipologia di investimento deve necessariamente ritenersi elevato, in quanto, come il recente passato dovrebbe aver insegnato, un forte deprezzamento della divisa estera potrebbe compromettere addirittura la protezione del capitale nominale alla scadenza.

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