mercoledì 3 luglio 2013

Come ottenere mutui nonostante la crisi

Un calo del 39,5% nei primi mesi del 2012. Gli ultimi dati dell'Istat sui mutui immobiliari erogati in Italia non lasciano spazio a dubbi: con la crisi economica che non molla la presa, le banche sono ancora molto avare nel concedere soldi in prestito a chi vuole comprar casa. Le rilevazioni dell'istituto nazionale di statistica fanno il paio con quelle diffuse qualche giorno fa dal broker Mutui.itsulle domande di finanziamento immobiliare, presentate nel semestre che va da ottobre 2012 sino a marzo 2013: poco più5% circa delle richieste, secondo Mutui.it, è stato accolto dagli istituti di credito, mentre il restante 95% è rimasto lettera morta.
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I prestiti con la rata più leggeraTuttavia, se ottenere un mutuo di questi tempi è indubbiamente difficile, ci sono alcuni importanti avvertenze che permettono di abbassare la probabilità di un rifiuto. Ecco nel dettaglio qualche suggerimento utile per recarsi in banca con un biglietto da visita migliore.

Il peso della rataDi solito, il mutuo viene concesso quando l'ammontare della rata non supera il 33% del reddito del debitore (o dei debitori). Nel conteggio di questa percentuale, gli istituti di credito tengono però conto anche di altri prestiti sottoscritti in passato dal mutuatario per altri motivi (ad esempio per comprare la macchina). Chi vuole presentare la domanda di mutuo, dunque, deve fare prima un check-up di tutti i finanziamenti che ha già sulle spalle (compresi quelli per i piccoli acquisti rateali o per le carte revolving), valutando l'ipotesi di estinguerli in anticipo (se questa scelta non comporta troppi sacrifici) oppure di sostituirli con un prestito di scadenza più lunga e con una rata ultraleggera, che permette di migliorare il bilancio familiare.

La scelta della bancaNel presentare la richiesta di finanziamento, è bene ampliare il più possibile il numero di istituti di credito contattati, senza scoraggiarsi di fronte a un rifiuto che arriva dalla propria banca di fiducia. Oggi ci sono diversi broker attivi su internet, come MutuiOnline, Mutui.it, MutuiSupermarket, che permettono di selezionarefacilmente sulla rete le offerte di finanziamento delle maggiori banche italiane e di trovare il prodotto meno costoso. Attraverso questi siti, è possibile inviare anche una richiesta di mutuo a diversi istituti contemporaneamente, per valutarne la fattibilità.

La scelta del tassoCome sempre, chi sceglie un mutuo a tasso fisso dormirà sonni tranquilli, poiché ha la certezza che la rata da pagare resterà invariata nel tempo. Chi preferisce invece un finanziamento a interessi variabili, si espone al rischio di veder lievitare il costo del prestito ma ottiene in cambio una sostanziosa contropartita: una rata molto più leggera che, in questi tempi di crisi economica, non fa certo dispiacere e aumenta la probabilità di ottenere il mutuo. Per evitare spiacevoli sorprese, però, è bene effettuare qualche stima (con l'aiuto della banca) su quanto può crescere l'importo da sborsare ogni mese per estinguere il finanziamento, nel caso di una eventuale variazione dei tassi d'interesse di mercato. Non va trascurata, poi, l'ipotesi di sottoscrivere un mutuo a tasso misto (fisso-variabile)

Le polizze sulla vitaMolte banche concedono il mutuo soltanto a chi accetta di acquistare anche una polizza assicurativa che copre dal rischio di morte del debitore. Si tratta di contratti molto onerosi, che fanno crescere in maniera significativa il costo del mutuo. Occorre ricordare, però, che queste polizze sono facoltative e che il debitore non è obbligato a sottoscrivere quelle proposte dalla banca. Possono infatti essere acquistati anche i prodotti offerti da altre compagnie assicurative, per coperture di uguale valore.

L’ipoteca e le spese accessorieE' bene pesare con attenzione sul piatto della bilancia tutte le spese accessorie che accompagnano il mutuo, come quelle per la perizia sulla casa, per l'istruttoria sul debitore e soprattutto quelle per il notaio. Quest'ultime, dipendono molto dall'ipoteca sull'immobile: alcuni istituti di credito richiedono un'ipoteca pari al 150% del valore della casa, altri pretendono invece il 200%.

La cancellazione dei protestiA volte, la banca può rifiutare di concedere un mutuo a chi in passato ha avuto problemi nel rimborsare i propri debiti (come insoluti, protesti o ritardi nei versamenti), anche se la situazioneè stata completamente sanata. Chi oggi ha le carte in regola per ottenere un finanziamento, ha diritto a essere cancellato dagli elenchi dei protestati e dei cattivi pagatori conservati nei sistemi informativi delle banche. Dopo che la situazione è stata sanata, il nome del debitore può essere eliminato in un periodo che varia tra i 12 e i 36 mesi (a seconda della gravità del ritardo nei versamenti).

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