lunedì 13 maggio 2013

Contratto base polizza Rc Auto–come ridurre il premio

Riduzione del costo dell'assicurazione Rc auto di almeno un miliardo di euro da spalmare su 43,5 milioni di automobilisti. In periodo di «spending review» a tutti i livelli, l'avvento del «contratto base» per la polizza Rc auto può dare una mano alle famiglie e alle imprese che ogni anno sborsano, per la copertura obbligatoria di responsabilità civile, una somma di circa 18 miliardi. E tra l'altro in continuo aumento.

Il decreto attuativo sul contratto base da parte del ministero dello Sviluppo Economico, come previsto dalla legge crescita 2.0 (la numero 221 del 17 dicembre scorso), vuole favorire una più facile comparazione delle tariffe. In pratica è uno strumento a disposizione dei consumatori per scegliere la soluzione più conveniente anche cambiando impresa di assicurazione, cosa che per ora in Italia compie annualmente solo il 6% degli assicurati. Le medie europee sono ben più elevate. Nel Regno Unito, ad esempio, il turn over è superiore al 33%: il 35% degli automobilisti cambia compagnia. Ma vediamo quali sono i principali contenuti del contratto standard.


Cos'è
Una polizza Rc auto fondata sul «contratto base» deve essere offerta presso i punti vendita di ogni impresa assicuratrice e anche sul sito Internet. Il contratto prevede regole standard uguali per tutti le imprese: massimale minimo di legge di 5 milioni di euro per i danni alla persona e di un milione per quelli alle cose. Totale sei milioni. Come standard è anche la caratteristica per cui tutti i guidatori sono assicurati, senza distinzioni di età o di anzianità della patente (la cosiddetta clausola a «guida libera»). La forma tariffaria di copertura è quella classica del «bonus-malus» che prevede ad ogni scadenza annuale la variazione in aumento o in diminuzione del premio al verificarsi o meno di sinistri. La polizza dura un anno e senza tacito rinnovo. E la compagnia deve informare l'assicurato 30 giorni prima della scadenza.

Condizioni
Ogni assicurato potrà scegliere condizioni che comportano una limitazione o estensione del rischio assicurato con conseguente riduzione o aumento del premio, come ad esempio la «guida esclusiva» (un solo conducente assicurato), o la «guida esperta» (sono coperti dalla garanzia in caso di incidenti solo i conducenti con una certa anzianità di patente, ad esempio i genitori sì, i figli no). Oppure l'inserimento di sistemi di rilevazione a distanza del comportamento del veicolo: come la «scatola nera», una delle altre innovazioni introdotte di recente dalla normativa ma che non ha ancora preso piede ufficialmente. Inoltre l'assicurato, per ridurre le tariffe, può accettare la riparazione del veicolo solo presso strutture convenzionate.
Il decreto verrà presentato al Consiglio di Stato e alla Corte dei Conti per il via libera definitivo. Il percorso potrebbe terminare a maggio, lasciando poi 15 giorni per l'entrata in vigore.

Esclusione
Sono previste anche esclusioni delle garanzie e rivalse. Il «contratto base» non copre i danni provocati da un conducente non abilitato alla guida, con una tolleranza di 6 mesi dalla data di scadenza dell'abilitazione alla guida. Una norma di garanzia per tutelare il guidatore distratto che circola con la patente scaduta. Importante è notare che non è considerata causa di esclusione della copertura la mancata revisione periodica del veicolo. La polizza non scatta se l'incidente è provocato da persona in stato di ebbrezza o sotto l'influenza di sostanze stupefacenti.

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