lunedì 13 maggio 2013

Previsioni sul titolo Apple- tornare a investire?

A settembre dello scorso anno la società di Cupertino era sulla cresta dell’onda e vantava la maggiore capitalizzazione mondiale. Oggi ha perso oltre il 30% e soprattutto, nonostante la grande quantità di brevetti ancora in cassaforte, non è più al centro delle attenzioni dei grandi investitori istituzionali. E per il futuro…

previsioni-azione-appleDopo avere toccato il massimo storico di 705,07 dollari lo scorso settembre ed essere stata la maggiore capitalizzazione mondiale, Apple ha visto una pesante caduta delle quotazioni: ha infatti toccato un minimo a 420 dollari a inizio marzo 2013, per poi attestarsi in area 450 nella seconda metà del mese; oggi deve ancora dare segni tangibili di ripresa, in un mercato, come quello Usa, che è ai massimi di sempre.

Di fatto i quantitativi di Apple trattati sul mercato si sono prosciugati, il che di solito viene considerato segno di decisi imminenti ribassi. A guidare la carica delle vendite sono stati gli hedge fund.

Oggi molti analisti ritengono che Apple sia a buon prezzo in termini di P/E, anche se ovviamente nessuno sa con certezza quali saranno i profitti nei prossimi cinque anni. Gli investitori, però, continuano a mettere in discussione il futuro della casa di Cupertino.
I temi di discussione maggiori sono la capacità di innovazione dei prodotti e l'eventuale distribuzione di un dividendo più alto.

In attesa di una nuova gamma con queste caratteristiche, però, al centro dell'attenzione degli analisti è balzato un altro prodotto, decisamente più rilevante: un iPhone, ancora senza nome noto, di fascia bassa. Questa apparecchiatura mira chiaramente a strappare quote, in particolare sui mercati emergenti, a Samsung, che ha già dispositivi meno costosi, e si calcola che possa interessare il 70% circa degli utenti a livello planetario.

Apple mantiene il suo proverbiale «silenzio a scopo promozionale», ma si dice che il nuovo apparecchio avrà un prezzo compreso tra 99 e 149 dollari.

Recenti ricerche di mercato hanno dimostrato che negli Stati Uniti l'iPhone tiene saldamente rispetto al Galaxy e che l'ultimo modello della Samsung, S IV, abbia riscosso poco interesse. Al contrario, ci sarebbe forte attesa per il prossimo iPhone, 5S, atteso tra giugno e ottobre. Nel resto del mondo, invece, Samsung sembra ormai detenere saldamente la leadership, mentre anche il mercato dei tablet diventa sempre più competitivo e non più dominato dall'iPad.

Grande attesa c'è anche per il supposto iWatch, l'orologio che dovrebbe arrivare sul mercato entro fine anno.

Alla luce dei recenti guai dell’azione, sono in molti ora a chiedere ad Apple di aumentare il dividendo a una cifra che vada dai 3,75 ai 5 dollari per azione. Considerando l'ingente ammontare di liquidità (137 miliardi di dollari alla fine dell'ultimo trimestre e si prevede che tra cassa e investimenti a fine anno si possa arrivare a 170 miliardi), si ritiene che possa essere il momento opportuno per agire in tal senso, tenendo presente tra l'altro che la riunione annuale degli azionisti della società si è conclusa da poco e che le pressioni per emettere azioni privilegiate da parte del manager di hedge fund David Einhorn parrebbero finite.

In conclusione, Apple ha visto crollare il prezzo delle sue azioni di oltre il 30%. Fermo rimanendo che il prezzo di un titolo può a volte essere svincolato dalle dinamiche del settore cui appartiene, resta il fatto che tutti i grandi del tech, come Microsoft, Cisco e Intel hanno i loro guai (anche Google, parrebbe) e hanno performato male sul mercato azionario ultimamente. Per gli analisti, in sintesi, Apple è un titolo molto difficile da scambiare in questo momento, in cui i grossi investitori stanno alla finestra.





0 commenti:

Posta un commento