martedì 28 maggio 2013

Mediobanca Quarto Atto da tenere monitorata

Guardando al MOT di Borsa Italiana, tra le proposte maggiormente interessanti per l’investitore privato vi sono le obbligazioni a tasso variabile targate Mediobanca. In particolare tra tutte si segnala la Mediobanca Quarto Atto ( Isin IT0004720436) con scadenza 13 giugno 2021, che rappresenta senza dubbio un giusto mix tra tasso fi sso e variabile, a fronte tuttavia di un rischio implicito superiore.

Vediamone le caratteristiche. Intervenendo sulla cedola minima, l’emittente è stata capace di assicurare la certezza del rendimento, tipica dei bond a tasso fisso, riuscendo comunque a privilegiare l’atteggiamento più difensivista in termini di sensibilità del prezzo alle variazioni attese dei tassi di interesse, caratteristico delle emissioni a parametro variabile.



Entrando nel dettaglio, l’obbligazione si contraddistingue per una cedola indicizzata all’Euribor trimestrale maggiorato di uno spread del 2%, a cui si affiancano un floor ai rendimenti del 4,5% e un cap pari al 7,5%. In riferimento al profilo di rendimento a scadenza (yield to maturity), è doveroso sottolineare come, in virtù dell’attuale aspettativa del mercato circa l’evoluzione futura del tasso interbancario, e visto lo spread aggiuntivo del 2%, estremamente utile risulti essere il floor del 4,5%, garantito all’investitore, che permette di assimilare l’obbligazione ad una vera e propria tasso fisso, quindi con una duration discretamente elevata vista la scadenza per metà 2021. 

Analogamente, il cap del 7,5%, che risulta essere pari ad un cap implicito sull’Euribor del 5,5%, non rappresenta oggi un elemento penalizzante per le sorti dell’investimento. Infine, facendo ricorso alla curva forward sul tasso interbancario e tenuto conto di una corrente quotazione pari a 102,5 euro, il rendimento teorico a scadenza ammonta oggi al 4,2% al lordo della ritenuta fi scale. Rispetto a un bond comparable, i rendimenti più elevati prospettati dall’obbligazione targata Mediobanca sono dovuti alla forma di debito con cui è strutturata.

La Mediobanca Quarto Atto è infatti un’obbligazione subordinata di tipo Low Tier II che rappresenta una forma di debito più rischiosa delle classiche obbligazioni senior. Esse, infatti, prevedendo delle clausole di subordinazione, sono rimborsate in maniera postergata rispetto a tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati come, ad esempio, i portatori di obbligazioni senior. Come è facile comprendere, la struttura del debito sottostante a tale bond rende maggiormente sensibili i prezzi ai movimenti del credit-spread dell’emittente.

A tal proposito è doveroso sottolineare come il CDS a 5 anni di Mediobanca sia passato in poco più di un mese da quota 460 bp ai correnti 340,05 bp.

Pertanto, guardando al differenziale di rendimento, del tutto giustificato dalla diversa tipologia di bond, vale la pena tenere sotto stretta osservazione i prezzi di tale obbligazione, utile per coloro che ritengano sostanzialmente giunta al termine la corsa del tasso fisso e vogliano progressivamente spostarsi su prodotti a tasso variabile strutturati, ovvero in grado di erogare cedole corpose al pari di un tasso fisso, ma con un rendimento complessivo migliorabile qualora dovessero presto mutare le attese di crescita sul tasso Euribor.

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