«Negli ultimi nove mesi ci siamo concentrati sul de-risking delle attività, l’attenzione è stata rivolta più allo stato patrimoniale, che oggi è più solido: Mediobanca è l’unico istituto in Italia ad aver fatto crescere il core tier 1 senza aumenti di capitale», ha spiegato l’amministratore delegato Alberto Nagel nel corso della conference call, sottolineando che l’indice è salito al 12% dall’ 11,8% di fine dicembre, dato ai vertici del mercato.
E sempre riguardo al rafforzamento patrimoniale, l’istituto ha aumentato l’indice di copertura del credito, portandolo per le sofferenze dal 59 al 70%; è pronto a «cogliere» la ripresa della congiuntura: ha infatti completato il processo di «deleveraging » dei crediti corporate, scesi in un anno del 15%; ha infine ottimizzato raccolta e impieghi di tesoreria con il buyback obbligazionario di aprile da 1,5 miliardi, nuove emissioni di bond per 1,8 miliardi e l’aumento dei depositi retail a 12,2 miliardi. CheBanca «sta diventando sempre più importante» per il gruppo, ha detto Nagel.
Nell’attività bancaria, che nei nove mesi ha chiuso con un utile raddoppiato da 88 a 176 milioni, prosegue la diversificazione fra corporate e retail: i ricavi totali scendono a 1,2 miliardi, ma la maggiore stabilità del segmento retail, che rappresenta il 60% dei ricavi bancari, «bilancia la maggiore volatilità del segmento corporate » Sul risultato dell’istituto pesa la perdita del «principal investing », cioè delle partecipazioni strategiche, per 211,5 milioni, a seguito della svalutazione di Telco per 95 milioni e della contabilizzazione delle perdite operative registrate da Generali (63,9 milioni, di cui 139,5 nell’ultimo trimestre) e di Rcs Mediagroup (37,6 milioni).
Sul Leone di Trieste Nagel ha sottolineato che dopo il piano di Mario Greco e l’asset review «il bilancio e la valutazione degli attivi delle Generali ora sono più realistici», ciò «avrà un importante effetto positivo» e darà «un contributo stabile e positivo » anche all’azionista Mediobanca. Riguardo a Rcs Mediagroup, ha invece confermato che «al momento» Piazzetta Cuccia non ha alcuna esposizione creditizia verso l’editore del Corriere della Sera: «Potremmo avere fino a circa 25 milioni dopo la ricapitalizzazione e il rifinanziamento del debito». Il valore di libro complessivo delle quote in Generali, Rcs e Telco, è salito a 2,8 miliardi allo scorso marzo, il 20% in più rispetto a 12 mesi prima. Nagel ha infine precisato che in portafoglio l’istituto ha 8 miliardi di titoli governativi.
0 commenti:
Posta un commento