giovedì 2 maggio 2013

Dividendo azioni Banca Popolare Sondrio

azioni-dividendo-popolare-sondrioIn un anno molto diffi cile per il sistema bancario, la Banca popolare di Sondrio ha retto complessivamente bene ed è riuscita a mantenere molti numeri positivi iscritti a bilancio. È con questo viatico che i vertici dell’istituto valtellinese, guidato da Piero Melazzini, hanno illustrato alle migliaia di soci provenienti in gran parte da Lombardia e Svizzera, i conti del 2012.



Un anno che il presidente Melazzini ha defi nito «soddisfacente» e che ha visto crescere la raccolta del 15,46%, elemento di fi ducia da parte della clientela, ma soprattutto una forte iniezione di liquidità, che ha anche permesso di accrescere del 6,93% i fi nanziamenti a famiglie e a imprese. L’utile netto consolidato è stato di 34,3 milioni di euro, in deciso calo (-54,23%) rispetto al 2011. Hanno pesato, come ha ribadito il presidente, i «consistenti accantonamenti prudenziali a fronte dell’incremento dei crediti deteriorati».

Se la Popolare di Sondrio ha subito i colpi della generale crisi, ha però saputo rispondere con tempismo e decisione e molti risultati lo testimoniano: dal margine d’interesse, salito dell’1,62% a oltre 461 mln, al margine di intermediazione, salito del 41,43% a 858 mln. Si sono rinforzati anche i margini patrimoniali, dal Tier 1, cresciuto del 10,42%, al Total capital ratio (+14,26%). Il patrimonio netto consolidato è stato di 1.870 milioni, +2,59%. L’istituto, però, come tutto il sistema bancario, ha dovuto fare i conti con l’ulteriore crescita dei crediti in sofferenza, saliti, nel 2012, del 7,45% a 282,8 mln di euro, con una forte accelerazione nell’ultimo trimestre, mentre l’esposizione netta su partite di dubbio esito è salita del 48,61% a quasi 430 mln. Nel periodo, infine, è ancora cresciuto il numero di soci dell’istituto, salito a 177 mila a fi ne anno.

Visto il difficile contesto in cui la banca si è dovuta muovere, i vertici dell’istituto valtellinese hanno proposto all’assemblea l’approvazione di un dividendo unitario di 0,033 euro, in deciso ribasso rispetto agli 0,09 euro dell’esercizio precedente.

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