domenica 16 giugno 2013

Aumenta anche nel 2013 l’assicurazione auto–come pagare meno

aumenti assicurazione auto 2013L’aumento dei prezzi della Rc Auto non accenna a diminuire. Nonostante gli interventi di riforma messi in campo negli ultimi anni, gli automobilisti italiani non godono mai di una tregua ai continui rialzi. Gli ultimi in ordine di tempo li ha segnalati l’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni: negli ultimi dodici mesi il premio richiesto a una 18enne in classe di ingresso, la 14esima, è cresciuto del 13,5% mentre il profilo di un virtuoso del volante, un 55enne in massima classe di sconto, la prima, ha subito un rincaro del 5,6%.

Le promesse di riduzione dei premi assicurativi sembrano rimaste sulla carta. A cominciare dalla Card, la Convezione assicurativa sul risarcimento diretto, nota come indennizzo diretto. Introdotto nel febbraio 2007, in quest anni non sembra aver prodotto gli effetti sperati: il costo medio dei sinistri, seppur di poco, è cresciuto, nonostante il calo degli incidenti; le polizze sono aumentate esponenzialmente e le compagnie non sembrano affatto diventate più efficienti, come si sperava.

L’unico vantaggio per i consumatori si riscontra nei tempi di liquidazione del danno che si sono velocizzati. Eppure l’Associazione delle imprese assicurative, l’Ania, garantiva che con l’introduzione del risarcimento o indennizzo diretto si sarebbero contenuti i costi, eliminate le parcelle dei periti assicurativi e limate le unghie ai troppi medici compiacenti. E c’era anche chi si spingeva a ipotizzare una riduzione possibile del 15% delle polizze Rc-auto. La storia, a 6 anni dall’introduzione dell’indennizzo diretto, è andata diversamente.

L’Antitrust, però, ha cominciato presto a ricevere un numero crescente di denunce relative ad aumenti non giustificati dei premi assicurativi, tanto che nel dicembre del 2009 ha avviato un’indagine conoscitiva sul risarcimento diretto che si è chiusa nel febbraio del 2013 denunciando “numerose criticità di natura concorrenziale che si riflettono, da una parte, in livelli, tassi di crescita e variabilità dei premi non concorrenziali, dall’altra, in strutture dei risarcimenti a carico delle compagnie non efficienti in senso produttivo e non concorrenziali”. Da qui la lapidaria sentenza: “L’introduzione della procedura di risarcimento diretto nel 2007 non sembra aver interrotto questo circolo vizioso”.
 

Diminuiscono gli incidenti automobilistici

Vale la pena ora di analizzare l’andamento dei diversi fattori che incidono nel calcolo dei premi Rc-auto. Cominciamo dagli incidenti. I sinistri numericamente si sono ridotti, ma in questo il risarcimento diretto non ha alcun merito. Nel 2005, quindi prima dell’introduzione della procedura Card, sono stati registrati 1.995.220 sinistri a fronte del 26.731.972 veicoli circolanti pari a una frequenza del 7,46%. Nel 2011 se ne sono registrati 2.308.882a fronte di 35.724.549 veicoli circolanti con una frequenza del 6,46%.

Riduzione sulla quale ha sicuramente influito la crisi economica - si usa meno l’auto, si fanno meno chilometri, si commettono meno incidenti - eppure questo dato non si è riflettuto positivamente sul costo dei rinnovi assicurativi. Nello stesso periodo, invece, è aumentato il costo medio dei sinistri che nel 2005 era di 3.749 euro mentre nel 2011 è arrivato a 4.060 euro. Un incremento pari a meno del 10%.

 

Ma i premi  delle polizze Rc Auto aumentano

Le polizze auto invece che andamento hanno registrato? Altro che diminuzione del 15%. Sempre in base ai dati dell’indagine Antitrust, tra il 2006 e il 2010, i premi medi degli assicurati di sesso femminile sono aumentati molto di più, raggiungendo picchi del 45%. Stessa situazione per gli automobilisti di sesso maschile che hanno addirittura superato il 50%. Il confronto con l’Europa fa davvero impallidire. La stessa indagine conferma che il premio medio italiano è pari al doppio di quello pagato da un automobilista francese o portoghese, supera dell’80% quello di un tedesco e del 70% quello di un olandese.

La crescita dei prezzi della Rc-auto in Italia nel periodo 2006-2010 è stata quasi il doppio di quella dell’Eurozona. Un triste record, che 6 anni di risarcimento diretto non hanno minimamente scalfito. “La procedura di risarcimento diretto, se da una parte, ha portato dei benefici in termini di tempi di liquidazione dei sinistri, dall’altra sembra aver inciso soltanto in maniera limitata sul circolo vizioso tra premi e costi”, sentenzia nelle conclusioni l’Antitrust. L’unico risultato positivo è appunto la velocizzazione dei tempi di liquidazione: dai 63 giorni di media del 2006 per un sinistro, si è passati ai 47 giorni del 2012. Insomma, davvero troppo poco considerando le aspettative.

Per difenderti da questi rincari, effettua un confronto online per esempio su Compara o Segugio e poi chiedi i preventivi alle due o tre proposte migliori. Se non cambi tu, sicuramente non lo farà la tua assicurazione.





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