La prima è la possibilità di ottenere le detrazioni anche sui lavori per l’adeguamento degli edifici alla normativa antisismica.
L’altra novità è l’estensione degli incentivi anche alla spesa «per l’acquisto di mobili finalizzato all’arredo degli immobili» oggetto della ristrutturazione, per un importo di spesa massimo di 10 mila euro. Il testo del decreto non specifica altro, quindi tutti i mobili, e non solo gli arredi fissi, come cucine, armadi a muro e bagni, dovrebbero essere compresi nell’incentivo. Per godere di questi incentivi, ovviamente, la premessa è la ristrutturazione dell’immobile, che dovrà partire dopo il primo luglio.
La proroga degli incentivi conferma il tetto massimo della spesa ammissibile per il calcolo delle detrazioni a 96 mila euro, così come la loro spalmatura nell’arco di dieci anni.
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