lunedì 3 giugno 2013

Obbligazioni–come sfruttare l’euribor ai minimi

La ricerca dell’extrarendimento porta spesso gli investitori ad esporsi eccessivamente, e non sempre in maniera adeguatamente remunerata, verso i rischi tipici di un investimento obbligazionario. Si pensi ad esempio al rischio di credito, che si sopporta decidendo di puntare sui rendimenti elevati promessi da obbligazioni di emittenti poco solidi, oppure al rischio di tasso, a cui ci si espone posizionandosi su scadenze molto lunghe o su strutturati in leva sulla duration, sensibili in maniera più che proporzionale ai movimenti dei tassi.

In particolare, in riferimento all’ultima tipologia di rischio, l’attuale scenario sul fronte tassi, che secondo gli operatori dovrebbe portare a un nuovo calo già dal prossimo meeting del 2 maggio, deprime ancora una volta l’Euribor e conseguentemente anche quelle obbligazioni direttamente o indirettamente interessate dal suo andamento.


E’ così che tornano prepotentemente d’attualità le inverse floater, caratterizzate da un rischio tassi maggiore se paragonato ad una classica tasso fisso, ma potenzialmente molto redditizie se si ritiene che prenda corpo lo scenario prospettato dalla curva forward. Per limitare l’esposizione al rischio di perdite in conto capitale, che potrebbero verificarsi nel caso in cui le scelte dei policy maker dovessero rapidamente mutare, grazie alla vasta gamma di obbligazioni messa a disposizione da RBS Plc potrebbe essere giunto il momento di iniziare a valutare un mix di portafoglio che interessi in modo particolare le obbligazioni strutturate.

Con l’obiettivo di equipesare quanto più possibile l’esposizione al rischio tassi, potrebbe essere utile affiancare alle inverse floater, le strutturate sull’Euribor che promettono una cedola notevolmente elevata qualora il tasso interbancario si trovi in un predeterminato range. Il crollo di tale indice di mercato ha tuttavia di fatto azzerato le possibilità che tali proposte siano in grado di erogare cedole per i prossimi anni, scenario che è stato scontato appieno dai prezzi, notevolmente scesi al di sotto del nominale.

In funzione delle rispettive caratteristiche, si comprende pertanto come le due tipologie di proposte possano di fatto dar vita ad una strategia di portafoglio equiponderata che, sebbene esposta per le diverse sensibilità al rischio tassi, abbia l’obiettivo di generare un alpha di rendimento rispetto all’attuale curva dell’emittente inglese, limitando quanto più possibile la volatilità dei prezzi che contraddistingue in generale le obbligazioni strutturate, adattandosi di fatto a qualunque scenario futuro sul fronte tassi.


Tra le obbligazioni targate RBS Plc, le due proposte con le quali è possibile costruire tale strategia sono la Royal 8%-Euribor (Isin NL0009289313), con scadenza prevista per l’11 gennaio 2020 e la RBS Obiettivo 8% (Isin GB00B6HZ2257), con scadenza prevista per il 15 luglio 2021. L’attuale scenario di rendimento, in virtù dei corsi attuali delle due proposte da inserire in portafoglio contestualmente in misura equiponderata, consentirebbe all’investitore di puntare ad un ritorno medio lordo nell’ordine del 4,02% su base annua.

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