mercoledì 26 giugno 2013

Come investire in obbligazioni con l’incertezza sui tassi

La crisi del debito sovrano si sta normalizzando giorno dopo giorno e il peggio del 2012 potrebbe essere oramai alle spalle, grazie agli aiuti stanziati dalla BCE e agli sforzi di austerity compiuti dai Paesi membri della zona Euro.

I mercati sembrano credere all’efficacia di quanto fatto nell’ultimo anno per fronteggiare la crisi di liquidità dell’Euro, registrando continui progressi e rialzi sia sul fronte azionario che su quello obbligazionario. In particolare, il fronte italiano sembra quello che si sia risollevato meglio e più prontamente dagli attacchi speculativi del 2011 e 2012, passando da Paese rischioso per l’intero progetto europeo a meta di investitori istituzionali che si sono riaffacciati al nostro mercato dopo un lungo periodo di assenza.

Dal lato borsistico, l’indice azionario italiano, il FTSEMIB, è salito di circa il 5% da dicembre, mentre il decennale BTP oramai è sceso a rendimenti vicino ai minimi degli ultimi tre anni, 4,45%, con uno spread di rendimento BTP-Bund in discesa a 288 punti base, livelli oramai molto lontani rispetto ai picchi di 550 del 2011. Il comparto obbligazionario dei titoli sovrani ha risentito in maniera chiara del netto miglioramento del clima nell’ultimo bimestre, festeggiando gli interventi della BCE (l’LTRO alle banche ad esempio) e il venir meno dello spauracchio denominato “fiscal cliff”.

Di riflesso, se da un lato i titoli corporate hanno beneficiato del forte restringimento dello spread di credito, dall’altro, la concessione fatta alle banche di rifinanziarsi a tassi prossimi all’1%, tramite il programma di LTRO, ha di fatto avuto l’obiettivo di scongiurare la crisi di liquidità nel comparto bancario, contribuendo a spingere ulteriormente al ribasso il tasso Euribor 3 mesi, il benchmark europeo dei rendimenti dell’interbancario, sulla soglia minima dello 0,181%. Livello che in molti pensavano oramai stabile per ancora molto tempo finchè gli stessi istituti di credito hanno iniziato ad aderire al piano di rimborso avviato dalla BCE, che ha visto una adesione massiccia e superiore alle aspettative degli analisti nella prima tranche e in misura più ridotta nella successiva di inizio febbraio.

Pertanto, le prospettive indicate dalla curva forward hanno iniziato a disegnare un futuro in ripresa per l’interbancario e l’impulso sul tasso Euribor 3m è stato netto con un rialzo che lo attesta quest’oggi a quota 0,233%, superiore di ben 20 punti percentuali dai suoi minimi storici. In un mercato obbligazionario che ha sofferto dell’assenza di spunti, con la corsa del tasso fisso che ha spiazzato molti investitori e l’investimento in valuta estera penalizzato dalla ritrovata forza relativa dell’Euro, l’investitore potrebbe ragionevolmente trovarsi spiazzato tanto nella gestione delle posizioni in essere quanto nella fase di composizione di un portafoglio obbligazionario. Ciò che appare evidente è l’alta incertezza sul fronte dei tassi di mercato, per cui posizionarsi su duration basse rappresenta una scelta obbligata per quanti siano avversi al rischio.

Ecco che un tasso variabile oppure misto (fisso e poi variabile) è pronto a tornare definitivamente in auge. Per chi volesse investire con una duration pressochè nulla, RBS Group ha quotato a metà gennaio due obbligazioni a tasso variabile legate al parametro all’Euribor e Libor americano, che remunerano rispettivamente una cedola pari a Euribor 3m +1,05% (codice ISIN GB00B8TFH992) e USD Lbor3M + 1,35% (codice ISIN XS0800521204).

Da un punto di vista di portafoglio, tali obbligazioni, assieme a tutte le altre obbligazioni RBS quotate al MOT, possono essere viste come utile strumento di diversificazione in un portafoglio costituito principalmente da titoli dell’area Euro. Come già più volte affermato, la negoziabilità sul MOT rende queste emissioni immediatamente disponibili anche agli investitori privati senza impedimenti e con costi contenuti, e la presenza sul mercato di Banca Akros, con spread denaro lettera ridotto, tutela maggiormente l’investitore in relazione alla liquidità dei titoli. Attraverso la banca di fiducia, si possono acquistare e rivendere quando si vuole, anche prima della scadenza, proprio perché quotate in continuo.

Vuoi operare sui mercati finanziari? Il primo passo è scegliere una banca che riduca i tuoi costi:
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