martedì 18 giugno 2013

Aumento di capitale Banca Popolare Milano

aumento capitale bpmLa Banca Popolare di Milano si trova di fronte a un punto di svolta. L’assemblea in programma il prossimo 22 giugno dovrà approvare l’aumento di capitale da 500 milioni di euro, un’operazione che servirà a rimborsare gli aiuti statali e che dovrebbe permettere alla banca milanese di tornare a distribuire dividendi. Una volta approvata, la ricapitalizzazione sarà portata a termine con ogni probabilità dopo l’estate. Non verrà invece discusso l’altro grande tema che ha tenuto banco negli ultimi mesi, ossia la trasformazione della popolare in società per azioni.

I dissidi interni hanno portato al congelamento di questo progetto. Il presidente del Consiglio di gestione, Andrea Bonomi, ha però precisato che l’ipotesi della trasformazione in Spa non è l’unica sul tavolo per risolvere i problemi di governance dell’istituto di piazza Meda. I risultati del primo trimestre sono così passati in secondo piano: l’utile è calato del 10,9% a 57,2 milioni di euro, mentre il risultato della gestione operativa è cresciuto del 5,8% grazie al contenimento dei costi. A livello patrimoniale l’indice Core Tier è rimasto all’8,37%, ma dopo l’aumento di capitale è previsto in miglioramento oltre il 10%.

A Piazza Affari Bpm ha mostrato un balzo di circa 30 punti percentuali nell’ultimo anno, ma di recente ha pagato dazio alla mancata trasformazione in Spa, il tema che aveva garantito l’appeal speculativo sul titolo. Di recente è inoltre arrivato il downgrade di Moody’s, che ha tagliato il rating sulla banca milanese a Ba3 lasciando il merito creditizio ancora sotto osservazione per ulteriori bocciature. I prossimi giudizi dell’agenzia statunitense saranno senz’altro influenzati dalla riuscita dell’aumento di capitale.

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