giovedì 20 giugno 2013

Un investimento sicuro? I titoli di Stato USA

Il re dollaro è tornato. Aggiungete che i titoli di stato americani sono tuttora un rifugio sicuro e avrete trovato un buon investimento per il 2013. Almeno questo è il parere di Gary Shilling, definito dal Wall Street Journal come uno dei migliori profeti al mondo quando si parla di mercati finanziari.

La chiave del suo successo? Avere ripetuto come un disco rotto sempre la stessa previsione: «I tassi d’interesse americani scenderanno », è stata la sua risposta martellante negli ultimi 30 anni. E in effetti è andata così. I tassi d’interesse sono scesi e (di conseguenza) i titoli del debito sono saliti.

Ma oggi il trentennale Usa rende appena il 3,1% e il decennale solo l’1,9%. Sono tassi lillipuziani: come si possono comprare titoli con rendimenti così magri? Shilling risponde che lui acquista i bond Usa non per il rendimento, ma perché scommette su un futuro apprezzamento di quel debito, che si verificherà se i tassi d’interesse continueranno a scendere.

«Io ragiono come gli investitori azionari», dice Shilling. «La borsa americana stacca in media un dividendo di appena il 2%, però la gente compra ugualmente le azioni perché punta su un loro futuro rialzo, certo non per il dividendo. Io faccio lo stesso: compro i bond perché mi aspetto che salgano di prezzo. In particolare, se il rendimento del trentennale scenderà dal 3% al 2%, il relativo titolo guadagnerà circa il 25%. Questa è la mia scommessa. E i tassi d’interesse scenderanno perché siamo in deflazione, cioè in un periodo in cui l’inflazione sta scivolando in negativo ».

«La deflazione è una fase nella quale il livello generale dei prezzi tende a scendere, cioè invece di avere un’inflazione positiva, ne abbiamo una negativa ».

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